Lo sbiancamento è uno dei trattamenti odontoiatrici più richiesti ed eseguiti negli studi dentistici. Si tratta di un’operazione rapida e generalmente sicura, che non causa particolari fastidi.
I pazienti ricorrono allo sbiancamento dentale professionale per eliminare macchie profonde e discromie, restituendo al sorriso il suo colore bianco e brillante originario. I prodotti da supermercato possono offrire risultati simili, ma non riescono a rimuovere le macchie più profonde e, in generale, risultano inefficaci per trattare le discromie più marcate, come quelle causate dall’invecchiamento o dalla nicotina.
Se desiderate riportare i vostri denti al loro bianco naturale, i trattamenti professionali presso il dentista restano la scelta più sicura ed efficace.
5 cose da sapere sullo sbiancamento dentale dal dentista
Lo sbiancamento professionale non danneggia i denti
Se eseguito in uno studio dentistico qualificato, lo sbiancamento non danneggia la superficie dello smalto. Al contrario, poiché prima del trattamento di sbiancamento si eseguono sedute di igiene orale, sottoporsi a questi interventi in uno studio dentistico è benefico per la salute orale.
I risultati dello sbiancamento possono durare più a lungo con le giuste precauzioni
Molti pazienti evitano l’assunzione di cibi zuccherati subito dopo lo sbiancamento; per mantenere i risultati, si consiglia di evitare anche cibi “macchianti” come frutti rossi e bevande gassate. Dopo il trattamento, è importante ridurre al minimo il consumo di caffè e alcolici. Con una corretta igiene orale, gli effetti dello sbiancamento possono durare oltre un anno.
Sotto i 18 anni, si esegue molto raramente
Nei pazienti più giovani, i denti sono generalmente più sensibili, il che potrebbe causare fastidi durante il trattamento. Si sconsiglia ai genitori anche di utilizzare sui figli prodotti sbiancanti acquistabili in farmacia o supermercato, come le fascette sbiancanti o i dentifrici abrasivi.
Lo sbiancamento è da evitare in presenza di alcune condizioni orali…
Se un paziente presenta gengivite o parodontite, è necessario trattare e risolvere l’infiammazione prima di procedere con lo sbiancamento. Le procedure estetiche dentali devono essere eseguite solo dopo che l’infezione è stata curata.
…E durante la gravidanza
L’uso di perossido di azoto, un agente impiegato nello sbiancamento, è sconsigliato in gravidanza da tutte le aziende produttrici di prodotti sbiancanti. Durante la gestazione, per ottenere un sorriso più bianco, è possibile optare per la semplice rimozione di placca e tartaro.
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