Il dentista valuterà l’estrazione dentale in diversi casi:
- Carie profonda
Quando un dente presenta una carie molto estesa, tanto da non poter essere recuperato tramite ricostruzione, corona o devitalizzazione, si considera l’estrazione come ultima opzione. - Presenza di un ascesso
Se l’infezione ha raggiunto la polpa dentale e si è estesa all’osso, e non risponde alla terapia canalare, può essere necessario rimuovere il dente per evitare ulteriori complicazioni.
- Parodontite in stadio avanzato
Nei casi in cui la malattia parodontale ha causato una grave perdita di supporto osseo, i denti possono diventare mobili e dover essere estratti. - Fratture sotto il margine gengivale
Una frattura profonda o verticale, specialmente se al di sotto del margine gengivale, spesso rende impossibile il recupero del dente, rendendo necessaria l’estrazione.
In generale, l’estrazione è presa in considerazione quando il dente risulta irreversibilmente danneggiato e non è più possibile procedere con un trattamento conservativo.
In generale, l’estrazione è presa in considerazione quando il dente risulta irreversibilmente danneggiato e non è più possibile procedere con un trattamento conservativo.
Estrazione dei denti del giudizio
I denti del giudizio (o terzi molari) compaiono in genere dopo i 18 anni e non svolgono un ruolo funzionale nella masticazione o nella fonesi. Inoltre, la loro posizione posteriore non incide sull’estetica del sorriso.
Proprio per queste ragioni, vengono spesso estratti quando causano dolore, infezioni o sono coinvolti in processi infiammatori.
In alcuni casi, il dentista può consigliare un’estrazione preventiva, soprattutto se non vi è spazio sufficiente per la loro corretta eruzione. Una mancata eruzione può causare forti dolori o spingere gli altri denti, provocando disallineamenti dell’arcata.
Qual è la differenza tra l’estrazione di un dente del giudizio e quella di un dente “tradizionale”?
A differenza degli altri denti, i denti del giudizio non devono essere sostituiti con una protesi, poiché non influiscono su masticazione, fonazione o estetica.
Tuttavia, questo non implica che la loro rimozione sia sempre semplice: la posizione profonda nell’arcata può rendere l’intervento più complesso e talvolta richiedere una procedura chirurgica.
Ovviamente, ogni situazione clinica è diversa. Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio dentista di fiducia, che potrà fornire una valutazione accurata e personalizzata del caso.
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