Il reflusso gastroesofageo è una condizione in cui il contenuto dello stomaco, inclusi acidi e bile, risale nell’esofago. Questo avviene quando la valvola tra lo stomaco e l’esofago, chiamata sfintere esofageo inferiore, non esercita una pressione sufficiente, permettendo al materiale acido di risalire.
La sensazione di bruciore che accompagna il reflusso gastroesofageo è comune a tutti. Questo disturbo occasionale viene spesso associato a una dieta squilibrata o al consumo di alimenti “atipici”, che disturbano il corretto svolgimento delle attività digestive. In realtà, il reflusso gastroesofageo è una condizione complessa che può avere ripercussioni su tutto l’organismo, compreso il cavo orale.
Gli effetti del reflusso gastroesofageo sui denti
Chi soffre di reflusso gastroesofageo frequente potrebbe notare un progressivo ingiallimento dei denti, accompagnato da un aumento della sensibilità orale.
Le sostanze acide che risalgono dallo stomaco fino al cavo orale portano a una progressiva erosione dei tessuti duri del dente, fino a causare l’esposizione della dentina. Un’erosione accentuata renderà i denti più corti e fragili; il paziente sarà maggiormente esposto alle infezioni cariose e nella sua bocca potrebbero apparire ulcere dolorose (afte).
Questi sono i sintomi del reflusso gastroesofageo sul cavo orale, ma ovviamente non dobbiamo dimenticare gli effetti di questa condizione sul resto dell’organismo. Oltre all’erosione dentale, il reflusso è spesso causa di problemi di digestione, dolore toracico, nausea, laringite cronica e difficoltà di deglutizione.
Come si risolve il reflusso dallo stomaco?
Il vostro medico curante può prescrivervi farmaci antiacidi e procinetici, ma la terapia vera e propria normalmente prevede un’adeguata educazione alimentare, volta alla perdita di peso e alla progressiva eliminazione di abitudini dannose come l’assunzione eccessiva di alcolici e il fumo.
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