Fallimento dell’impianto dentale, da cosa è dovuto e come rimediare

Fallimento dell’impianto dentale, da cosa è dovuto e come rimediare

L’impianto dentale è una protesi fissa che viene applicata al posto di uno o più denti mancanti, così da ripristinare l’aspetto e le funzionalità delle arcate.

L’applicazione avviene tramite un intervento chirurgico che prevede l’inserimento della vite in titanio, che fa da “radice” alla protesi, nell’osso. La capsula in ceramica, che riproduce il dente mancante, verrà applicata dopo circa un mese.

Oggi, l’applicazione dell’impianto dentale è diventato quasi un intervento di routine, inoltre grazie alle ultime tecniche ed ai materiali biologicamente inerti, le possibilità che una protesi possa generare disturbi all’interno del cavo orale sono diminuite drasticamente.

Quindi, chi porta un impianto dentale può dormire sonni tranquilli?

Coloro che si sono sottoposti ad un intervento di implantologia all’interno di uno studio professionale e fanno la massima attenzione alla propria igiene orale, hanno pochissime possibilità di andare incontro al fallimento dell’impianto.

Coloro che, diversamente, si affidano a studi dentistici low cost, dovrebbero prestare particolare attenzione alle loro protesi e fare attenzione a tutti i sintomi che potrebbero preannunciarne il fallimento precoce.

È possibile avere un rigetto dell’impianto dentale?

No, l’impianto dentale è realizzato in titanio, un materiale biologicamente inerte che non provoca reazioni di rigetto nell’organismo.

Se l’impianto dentale va incontro a fallimento, probabilmente i motivi saranno:

  • traumi violenti alla zona del cavo orale interessata,
  • errori di applicazione,
  • indebolimento dell’osso sul quale è applicata la protesi,
  • infezioni batteriche.

Quali sono i sintomi che precedono il fallimento dell’impianto dentale?

  • Gonfiore e sanguinamento nell’area intorno all’impianto dentale, causati principalmente dalla presenza di batteri e tartaro nel punto di innesto dell’impianto.
  • Sapore metallico in bocca. Questo sintomo è provocato dalla presenza di sangue nel cavo orale.
  • Presenza di pus nel solco che separa la gengiva dall’impianto.
  • Mobilità dell’impianto, anche lieve.
  • Dolore all’impianto durante la masticazione ed il movimento della bocca. Dopo l’operazione è perfettamente normale avvertire del fastidio nell’area della bocca dove è applicata la protesi, ma se il dolore dovesse rimanere anche dopo una settimana dall’intervento, è consigliato contattare il proprio dentista di fiducia.

Cosa fare se l’impianto dentale dovesse fallire?

Esistono diverse procedure a cui ricorrere per salvaguardare un impianto dentale che presenta sintomi di fallimento e, anche nel caso in cui non sia possibile salvare la protesi, gli specialisti dello studio odontoiatrico possono sempre ricorrere ad un secondo tentativo di inserimento, oppure procedere con la creazione di un nuovo impianto.

L’importante è agire rapidamente, così da prevenire le eventualità più gravi.

Se avete bisogno di un impianto dentale, oppure avete paura che quello che avete stia andando incontro a fallimento, affidatevi allo studio dentistico Corrado Cardinali di Pesaro.

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