Grazie alle protesi dentali è possibile ripristinare l’aspetto estetico e le funzioni masticatorie della bocca affetta da edentulia (manncanza di denti) totale o parziale.
Normalmente, le protesi vengono distinte per il modo con il quale vengono fissate al cavo orale. Abbiamo quelle fisse, quelle mobili che possono essere estratte dal paziente in autonomia per provvedere alla loro manutenzione, quelle combinate e così via.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le diverse tipologie di protesi dentali, vedremo i materiali con il quale sono realizzate, le loro caratteristiche e le destinazioni di utilizzo.
Iniziamo subito.
Presso lo studio dentistico Corrado Cardinali di Pesaro realizziamo protesi dentali a carico immediato, con le quali possiamo correggere rapidamente situazioni di edentulia grave.
Protesi dentali: le diverse tipologie
Nella categoria delle protesi dentali fisse abbiamo le faccette in ceramica, le corone e, nel caso sia necessario correggere un’edentulia che coinvolge diversi elementi, i ponti cementati ai denti laterali di sostegno.
Le protesi mobili vengono utilizzate per sostituire una parte o l’intera arcata. Nel primo caso (le protesi mobili parziali) queste vengono ancorate agli elementi naturali tramite una struttura metallica chiamata scheletrato. Nel secondo caso (le protesi mobili totali) queste poggiano unicamente sulle mucose e sull’osso del paziente, rimanendo al loro posto grazie a speciali adesivi.
Abbiamo poi le protesi dentali combinate, nelle quali la componente rimovibile viene fissata su dispositivi di ancoraggio che vengono integrati, in modo definitivo, nell’osso. Poiché le protesi combinate non utilizzano uno scheletrato, non scaricano la forza masticatoria sui denti “sani” (cosa che ne danneggia progressivamente la stabilità).
Infine, vogliamo parlare delle protesi ancorate in modo definitivo su impianti. Grazie ai sostegni in titanio integrati all’osso mascellare o mandibolare, è possibile garantire una perfetta stabilità degli elementi sostitutivi. Uno dei vantaggi più interessanti delle protesi dentali su impianti consiste nella possibilità di rimuoverle per eseguire eventuali modifiche e correzioni. Attenzione: la rimozione degli elementi non può essere fatta dal paziente, ma deve avvenire in studio.
I materiali delle protesi odontoiatriche
Attualmente, il materiale più utilizzato per realizzare le protesi dentali è la ceramica, un inorganico resistente dalle caratteristiche estetiche del tutto simili a quelle di un dente naturale.
I compositi hanno un aspetto paragonabile alla ceramica, ma la loro durata è inferiore.
La resina, per concludere, si utilizza per realizzare elementi provvisori, che rimarranno al loro posto finché l’odontotecnico non avrà realizzato la protesi dentale “definitiva”.
Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci. Lo staff dello studio dentistico Corrado Cardinali di Pesaro sarà lieto di rispondere alle vostre domande.
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